L’emicrania è un disturbo che, almeno una volta nella vita, affligge tutti ma, per alcune persone, è un appuntamento fisso. Sono molteplici le cause scatenanti di questo fenomeno e che, in molti casi, diventa veramente invalidante.
Ci sono donne che perdono giornate intere di lavoro, barricandosi in casa, al buio, preda di forti dolori alla testa, accompagnando, talune volte, nausea e vomito. Esistono circa 150 tipi di cefalea e, soltanto in Italia, ne soffrono oltre 14 milioni di persone.
Tra le varie cause dell’emicrania, ricorrono spesso se non sempre, forme scatenanti derivate da stress, problemi digestivi, fattori ormonali (da mestruazioni) stanchezza, viaggi, ipertensione, abuso di fumo e alcolici, difetti di postura, disturbi alla vista, sinusiti, ecc.
Per accertarsi l’origine del disturbo e se sono state eseguiti i dovuti esami clinici, è molto importante che il Riflessologo ne venga a conoscenza per il trattamento da effettuare.
In presenza di cefalee d’origine ormonale, si potrà agire sulle zone dei genitali, sul sistema endocrino e su quello nervoso, soprattutto in prossimità del periodo premestruale.
Per cefalee legate alla digestione che, spesso insorgono dopo pranzo, è bene agire sull’apparato digerente, sul fegato, cistifellea, cercando di indagare sulle abitudini alimentari del cliente.
In caso di emicrania da sinusite, raffreddore o alla vista, si lavorerà sulla zona degli occhi, sull’apparato respiratorio e sui seni paranasali. Ma la forma più diffusa di cefalea è quella derivante dalla cervicale.
Tra le articolazioni poste tra le vertebre del collo, si diffonde spesso il dolore alla cervicale.
Come si manifesta la cervicale? Si esprime lo stiramento, irritazione e compressione dei tronchi nervosi che escono dal midollo spinale tra una vertebra e l’altra. Questo disturbo colpisce persone dai 30 anni in poi. In presenza di male alla cervicale, il “Nervo Vago”, il più lungo e ramificato dei nervi cranici, è compromesso.
Che cos’è il nervo vago? Questo nervo è il principale elemento della sezione parasimpatica del sistema nervoso, stimola la produzione dell’acido gastrico, l’attività delle colecisti e della peristalsi e, per queste attività, quando è attaccato dalla cervicale, causa dei sintomi non indifferenti che coinvolgono anche tutti quegli organi del corpo che sembrano assolutamente estranei al problema.
I sintomi più frequenti sono un dolore alla zona del collo che rimane irrigidita, il mal di testa, più precisamente un dolore alle orbite perioculari, si irradia alle spalle e alle braccia, provocando formicolii e intorpidimenti che scompaiono col movimento.
Si possono verificare fenomeni di tachicardia, vertigini, ronzii auricolari, ed una sensazione di “gola chiusa”, determinata da una tensione della zona del diaframma, a sua volta innervato dal decimo nervo cervicale.
Per arrecare sollievo al cliente affetto da cervicalgia, bisogna agire con molta prudenza. Sarà bene lavorare sul sistema nervoso, colonna vertebrale in discesa (dalle cervicali alle lombari), plesso solare, e le zone della testa, compresi occhi e orecchie.
Trattandosi di una sindrome di tipo prettamente infiammatorio, si lavorerà anche sugli organi di eliminazione e del sistema linfatico.
N.B.: La riflessologia plantare, come tutte le tecniche olistiche, non ha l’intento di curare ma di favorire uno stato di benessere e può affiancare trattamenti medici in corso senza interferire.
Irene Pedrazzi – Riflessologa plantare e Operatrice del Benessere