L’ipertrofia prostatica non è un problema legato all’apparato urinario ma i suoi effetti si manifestano proprio con dei disturbi della minzione. E’ un evento caratteristico dell’età avanzata che colpisce circa il 70% degli uomini dopo i 60 anni.
Il primo segnale d’allarme consiste in un aumento della diuresi, con frequenti emissioni di urina, in tempi ravvicinati e con stimoli urgenti. In seguito si può manifestare in una crescente difficoltà ad urinare che, via via, peggiora, rendendo impossibile svuotare la vescica.
E’ un problema che, per essere risolto, richiede tempestività nella diagnosi (medica) in quanto, se non individuato per tempo e trascurato, può portare alla necessità di ricorrere all’intervento chirurgico.
La Riflessologia si presenta assai valida se la situazione viene affrontata fin dalle prime avvisaglie.
I trattamenti vanno iniziati con un paio di sedute settimanali per le prime due settimane; in quest’approccio iniziale si potranno verificare le reazioni del soggetto per quanto riguarda i disturbi della minzione; in base a queste reazioni, si potrà decidere con quale frequenza continuare i trattamenti.
Le zone da trattare per far fronte alla ipertrofia prostatica saranno quelle dell’apparato genitale, partendo dalla zona delle gonadi, dal deferente, per arrivare alla zona della prostata, soffermandosi un poco. Le maggiori attenzioni saranno riservate all’apparato urinario: reni, ureteri, vescica, uretra che andranno alternate col trattamento genitale.
Non trascuriamo la zona dell’intestino, sia tenue che crasso. Questo trattamento è valido anche in caso di prostatite, infiammazione che non solo colpisce gli uomini in età avanzata ma che può derivare da un’infezione batterica, da iperattività sessuale, sedentarietà eccessiva,dall’abuso di bevande alcoliche.
Se l’origine di questa patologia è spesso oscura, i sintomi sono evidenti: si manifesta con febbre leggera ma persistente, dolore in sede perineale (basso ventre e interno cosce) e lombare (zona inferiore della schiena), oltre ai disturbi della minzione.
In questi casi si consiglia il trattamento riflessologeno come complemento di eventuali cure farmacologiche, assunzione di molti liquidi e un periodo più o meno di risposo.
N.B.: La riflessologia plantare, come tutte le tecniche olistiche, non ha l’intento di curare ma di favorire uno stato di benessere e può affiancare trattamenti medici in corso senza interferire.