La tecnica manipolativa del trattamento di riflessologia plantare non prevede l’uso di oli e creme perchè non è da ritenersi il tipico massaggio che ci si immagina, si pensa.
A questo proposito, vorrei aggiungere che la scienza, dati alla mano (*) considera la riflessologia plantare un valido mezzo efficiente, sotto ogni problematica e disturbi che la clientela risente.
Ho avuto modo di affrontare, da qualche tempo ad oggi, diverse realtà, tenendomi sempre aggiornata sugli sviluppi, trattando con umanità e sensibilità, inducendo un senso anche e soprattutto di benessere che il cliente ricerca.
Se non dovessero bastare la mia passione e la serietà di queste mie parole e per questa mia professione, invito tutti a consultare i link sottostanti.
Buona lettura
(*) Efficacia della riflessologia plantare per i dolori da ciclo e sindrome premestruale
http://americanacademyofreflexology.com/wp-content/uploads/2014/12/Full-Study1.pdf
Efficacia della riflessologia per i dolori da parto
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3371987/pdf/ircmj-13-475.pdf
Dolori al collo e cervicalgia
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyNeckResearch.shtml
Problemi di insonnia
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologySleepResearch.shtml
Mal di testa
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyHeadacheResearch.shtml
Intestino irritabile
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyIrritableBowelsResearch.shtml
Stress e stanchezza
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyFatigueResearch.shtml
Diabete
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyDiabetesResearch.shtml
Problematiche intestinali
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyConstipationResearch.shtml
Stomaco e gastrite
http://www.reflexologyresearch.net/ReflexologyStomachResearch.shtml
Altri studi:
- Uno studio condotto nel 2012 all’Universitiy of Stirling da Jenny Jones (della School of Nursing, Midwifery & Health) e dal prof. Steve Leslie (cardiologo della Unit Cardiac al Raigmore Hospital) sembra confermare la validità della mappa delle zone riflesse presenti sotto il piede e corrisondenti ad organi precisi. E’ stata condotta una ricerca scientifica durata tre anni su persone volontarie sane e con problemi cardiaci, sottoposte a trattamento della zona superiore del piede. Gli effetti positivi si sono dimostrati evidenti nelle persone a cui era stata massaggiata la parte superiore del piede (corrispondente alla zona riflessa del cuore), effetti che non si sono mostrati invece quando sono state stimolate altre zone del piede; ed è stato possibile calcolarne gli effetti attraverso la misurazione dell’aumento della gittata cardiaca con ecocolordoppler cardiaco. Gli effetti positivi si sono presentati maggiormente sui volontari sani, in ogni caso la ricerca ha escluso la pericolosità di questa pratica in pazienti con malattie cardiache.
- Due studi sono stati condotti in Giappone tra il 2010 e il 2013 su volontari a cui è stato eseguito il trattamento di Riflessologia Plantare mentre erano sottoposti a Risonanza Magnetica Funzionale. La ricerca era incentrata sullo studio della lateralità emisferica e la stimolazione di due zone riflesse su tre (spalla, intestino tenue e occhio) hanno evidenziato in 25 volontari un aumento di afflusso di sangue nei punti del cervello corrispondenti alle zone suddette, evento questo che sembra accertare il riconoscimento da parte dell’emisfero omolaterale (come vuole la riflessologia) della stimolazione avvenuta sul piede. L’attività cerebrale si è mostrata più attiva anche in zone corrispondenti nell’emisfero controlaterale (come afferma la neurobiologia).
- Nel 2005 uno studio condotto dal dott. Piquemal, e poi presentato alla decima Conferenza Internazionale di ICR (International Council of Reflexology), ha confermato la corrispondenza di cinque zone riflesse nel piede (polmoni, fegato, stomaco, pancreas e intestino tenue) ai relativi dermatomi.
- Uno studio scientifico condotto in Danimarca nel 2009, e pubblicato nel 2010 sulla rivista scientifica Iranian Journal of Nursing and Midwifery Research, ha verificato l’insorgenza di un’attenuazione dei dolori dovuti al parto in donne trattate con la Riflessologia plantare. Sono state sottoposte all’esperimento 88 volontarie primipare, tra i 18 e i 35 anni, e sono state divise in due gruppi di controllo. Il primo gruppo trattato con la Riflessologia ha evidenziato attenuazione del dolore, dovuto all’abbassamento dell’ansia e della paura (abbassamento dei livelli di adrenalina) e al rilascio di endorfine (sensazione auto-anestetizzante) cosa non avvenuta nel secondo gruppo trattato farmacologicamente. La paura è infatti un’emozione che attiva il dolore e che nel primo gruppo è risultata mitigata con conseguenze positive sulla dilatazione e sui valori dell’Apgar nel neonato al momento della nascita.
- Uno studio recente è invece stato condotto con l’ausilio di un elettroencefalogramma dal prof. A. Tedeschi che ha mappato le onde cerebrali successivamente alla stimolazione riflessogena. Tale studio ha sottolineato la connessione tra ansia, rilassamento, onde cerebrali interessate ed organi interni associati. La ricerca in tal senso si sta interessando oggi alle malattie psicosomatiche e al loro instaurarsi su organi specifici. L’argomento in proposito è ancora in fase di studio.
Pedrazzi Irene – Riflessologa plantare e Operatrice del Benessere